Nuova Riveduta:

Salmi 143:2

e non chiamare in giudizio il tuo servo,
perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

C.E.I.:

Salmi 143:2

Mia grazia e mia fortezza,
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido,
colui che mi assoggetta i popoli.

Nuova Diodati:

Salmi 143:2

E non entrare in giudizio col tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Riveduta 2020:

Salmi 143:2

e non venire in giudizio con il tuo servitore,
perché nessun vivente sarà trovato giusto nel tuo cospetto.

La Parola è Vita:

Salmi 143:2

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Salmi 143:2

e non venire a giudicio col tuo servitore,
perché nessun vivente sarà trovato giusto nel tuo cospetto.

Ricciotti:

Salmi 143:2

[ch'è] la mia misericordia e il mio rifugio, il mio difensore e il mio liberatore, il protettore mio nel quale spero, che sottomette il mio popolo sotto di me.

Tintori:

Salmi 143:2

Egli, mia misericordia, mio rifugio, mia difesa, mio liberatore, mio protettore, in cui ho riposte le mie speranze, è colui che tiene a me soggetto il mio popolo.

Martini:

Salmi 143:2

Egli mia misericordia, e mio asilo: mia difesa, e mio liberatore: Protettor mio, e in lui ho sperato: egli è che a me soggetta il mio popolo.

Diodati:

Salmi 143:2

E non venire a giudicio col tuo servitore; Perciocchè niun vivente sarà trovato giusto nel tuo cospetto.

Commentario abbreviato:

Salmi 143:2

Capitolo 143

Davide si lamenta dei suoi nemici e delle sue angosce Sal 143:1-6

Prega per ottenere conforto, guida e liberazione Sal 143:7-12

Versetti 1-6

Non abbiamo una giustizia nostra da invocare, quindi dobbiamo invocare la giustizia di Dio e la parola di promessa che egli ci ha dato gratuitamente e in cui abbiamo sperato. Davide, prima di pregare per l'eliminazione dei suoi problemi, prega per il perdono del suo peccato e dipende solo dalla misericordia. Si lamenta del peso che i problemi esteriori hanno sulla sua mente. Ma guarda indietro e ricorda le precedenti apparizioni di Dio per il suo popolo afflitto e per lui in particolare. Si guarda intorno e nota le opere di Dio. Quanto più consideriamo la potenza di Dio, tanto meno temeremo il volto o la forza dell'uomo. Alza lo sguardo con un desiderio sincero verso Dio e il suo favore. Questa è la strada migliore che possiamo seguire quando il nostro spirito è sopraffatto. Il credente non dimenticherà che nelle sue azioni migliori è un peccatore. La meditazione e la preghiera ci risollevano dalle angosce; e allora l'anima in lutto si sforza di tornare al Signore come il bambino tende le mani alla madre indulgente, e ha sete delle sue consolazioni come il terreno arido della pioggia rinfrescante.

Riferimenti incrociati:

Salmi 143:2

Sal 130:3; Giob 14:3
Eso 34:7; Giob 4:17; 9:2,3; 15:14; 25:4; Ec 7:20; Rom 3:20; Ga 2:16; 1G 1:10

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